mercoledì 19 marzo 2008

Svensson lo incarichiamo... prima o... dopo?

Anche oggi... in un nuovo Comunicato Stampa di Aero Habitat ... si parla sul Catullo.
Il comunicato non lo trascrivo tutto, anche perchè è scaricabile interamente dal loro sito web... dove è anche meglio leggibile. Ricopio solo quello che è attinente all'Aeroporto: Catullo. Nome che è citato anche nel titolo.

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Linate, Peretola, Catullo e le altre piste,
ENAC e SVENSSON docet
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Il REGOLAMENTO ENAC PER LA COSTRUZIONE e L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI, Edizione 2 – Emendamento 4 del 30.1.2008 emanato il 12/03/2008 ha finalmente adottato il capitolo 9: PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI, PIANO DI EMERGENZA DELL’AEROPORTO e i PIANI DI RISCHIO.
E’ una svolta storica e materializza il recepimento dell’Annesso 14 ICAO disposta dopo l’incidente di Linate del 2001. Adesso occorrerà attendere l’effettivo adeguamento di ciascun aeroporto. I tempi non si annunciano brevi.
Il quadro delle questioni rimanda agli standard e conformità previste per l’infrastruttura aeroportuale, perciò entro il sedime dello scalo e le zone esterne: quelle lungo i coni di decollo ed atterraggio. Perciò entro il sedime dello scalo e nelle zone di pertinenza dei Comuni dell’intorno della pista di volo.
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...omississ...
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Un altro caso è stato riportato dal sito http://www.viverecaselle.eu/ di Sommacampagna di Verona che descrive il progetto della costruzione di un Hotel a circa 400 metri, della Città del Vino dal fine pista 22 di Villafranca di Verona. E sorgono immediatamente stridenti analogie con i due precedenti casi segnalati dalla trasmissione Report: a Linate e a Peretola.
A Linate l’intervento del Presidente ENAC Prof. Vito Riggio ha bloccato l’insediamento ma cosa succederà al Catullo? Quanti altri scali sono in condizioni simili? E’ possibile che vengano concesse autorizzazioni edificatorie lungo i coni di decollo ed atterraggio senza una adeguata verifica di ENAC? Ma non basta. Non devono essere sottoposte alle verifiche ENAC anche le progettazioni layout infrastrutturali entro lo stesso sedime dello scalo? Dove sono localizzate ad esempio le aerostazioni ed i piazzali degli scali italiani?
La loro ubicazioni è conforme agli standard ICAO ora incorporate nei Regolamenti e circolari ENAC? Quali sono le politiche di rientro di messa a norma predisposte da ENAC per ridurre l’indice di rischio di localizzazioni dell’aerostazione e dei piazzali di sosta degli aeromobili a ridosso della pista di volo?
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...omississ...
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A cinque anni dal rapporto Svensson il Regolamento ENAC propone ora verifiche e valutazioni del piano di rischio oltre il sedime aeroportuale nel contempo ha da tempo predisposto l’adozione del Safety Management System entro il sedime aeroportuale.
Dopo il fuoripista all’aeroporto Congonhas, inghiottito tra le case di S. Paolo del Brasile, del 17 luglio 2007 (un A 320 finito lateralmente su un edificio a sinistra della pista, sesto incidente in quattro anni), dopo l’incidente di Linate dell 8 ottobre 2001 con il MD 80 finito sull’edificio smistamento bagagli sulla destra della pista, quanti altri scali italiani sono nelle medesime situazione?
Catullo, ad esempio, ha il piazzale sosta aeromobili nella Zona di tutela A dei Piano di Rischio recentemente emanato dal Regolamento ENAC. Ebbene questa area è stata pensata per le sole edificazioni al di fuori del sedime aeroportuale, oltre la pista, ma la circostanza rivela una inequivocabile contraddittorietà:
- vanno applicati i criteri per la redazione del Piano di rischio esterno allo scalo?
- vanno verificati i criteri risk assessment – Safety Management System proposti dall’esperto ICAO Goran Svensson?
Qualora l’identificazione del livello di rischio per le aerostazioni ed i piazzali sosta aeromobili troppo a ridosso delle piste risultasse tra 1x10 -7 a 10 -9 (che rimandano a parametri di rischio “extremely remote though unacceptable) dovremmo forse riposizionarli? Una soluzione sicura, safe, di pronto intervento per il rientro in un Target Safety Level accettabile potrebbe prevedere nel frattempo una riduzione del numero dei voli.
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In molte delle sue parti... il testo di Aero Habitat... contiene specifici termini tecnici... quindi non entro nel problema tecnico sollevato nel Comunicato Stampa... Per il momento mi pongo e sottopongo all'Amministrazione Comunale di Sommacampagna... solo un paio di domande:
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1^_ A Goran Svensson dello Swedish Civil Aviation Authority gli assegniamo un incarico prima, per avere una consulenza su quanto stanno realizzando al Catullo e/o nell'immediato intorno... o lo chiamiamo dopo (come a Linate) ad incidente già avvenuto... quando qualche aereo, che non è riuscito a decollare da Verona... possa essere caduto sul Verona Airport Hotel o sulla Città del Vino e del Cibo?
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2^_ Una consulenza assegnata... adesso a Goran Svensson, che dovesse evidenziare delle problematiche per la sicurezza aerea e civile dell'intorno del Valerio Catullo... non sarebbe un'azione più intelligente e preventiva... piuttosto che un "report" su un possibile incidente aereo che avesse da accadere dopo?.
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Concludo questo messaggio con il servizio di TG3 Report che parla dell'incidente di Linate e... per coloro che vogliono approfondire l'argomento in questione, si possono collegare anche qui, su questo sito: http://www.airmanshiponline.com/2002news.htm dove ci sono altre informazioni in merito alle problematiche della sicurezza degli aeroporti e delle aree del loro intorno.
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Dimenticavo... nell'Aeroporto di Linate... come al Catullo di Verona... l'Aerostazione è posta a fine pista... nel posto sbagliato... ovviamente. (vedi foto).
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Anzi a Verona la situazione infrastrutturale... è ancora peggiore di Linate e per vari motivi:
La pista di Rullaggio è ubicata dalla parte opposta della Pista, per questo motivo gli aerei per servirsi di questa... devono dare la precedenza agli aerei in decollo.
L'area di sosta degli aerei -dopo gli ultimi ampliamenti- è oggi ancora più vicina alla pista di decollo... se come a Linate un aereo cadesse li... tutti gli aerei in sosta cadrebbero come birilli.
Tra la fine pista e la recinzione aeroportuale, a Linate ci sono centinaia di metri... a Verona, invece, solo qualche decina di metri.
Il Verona Airport Hotel che vogliono costruire, ricade nella 1^ Zona del Piano di Rischio Aeroportuale e la Città del Vino e del Cibo è a cavallo tra la Zona 1 e la Zona 2.
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Quella "corte agricola" diroccata che vedete vicino all'autostrada, all'inizio del filmato e che poi viene sorvolata dall'aereo in fase di atterraggio sulla pista 22, è il posto dove vorrebbero realizzare il Verona Airport Hotel... da 140 stanze.

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