Ieri, ho scritto un solo messaggio sul Blog, che avevo cosi concluso: "Ora devo andare... alle 11,30 devo essere in Tribunale per il processo che devo subire per aver offeso l'onore e il decoro di un docente di mia figlia... a dopo".
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Non avevo avuto tempo di scrivere altro, perchè dalle 11 alle 16 sono stato "impegnato" in Tribunale dove sono stato processato e poi... sono stato ASSOLTO da tutte le accuse.
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Ancora non ho ben "metabolizzato" cosa è successo ieri, e quindi ho deciso di aspettare la pubblicazione della sentenza per esprimere le mie considerazioni in merito alla mia assoluzione da tutti i reati che avrei commesso.
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Oggi, senza aver rilasciato alcuna intervista, mi sono trovato su tutti i giornali locali, a partire dal DNews, di cui ripubblico l'articolo come riprodotto nella immagine a fianco:
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Critiche al prof, genitore assolto.
Critiche al prof, genitore assolto.
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Lettere ingiuriose. L’imputato era presidente del consiglio d’istituto del liceo artistico “Nani”.
Lettere ingiuriose. L’imputato era presidente del consiglio d’istituto del liceo artistico “Nani”.
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Nel mirino della Procura erano finite alcune missive indirizzate agli organismi scolastici con cui lanciava feroci accuse ad un docente.
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La sentenza. L’imputato ha esercitato il diritto di critica derivante dal ruolo istituzionale.
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L’attesa. Il caso è arrivato alla chiusura non senza tensione tra i protagonisti. Ha correttamente esercitato il suo diritto di critica, anche ricorrendo ad espressioni forti.
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Attraverso le missive inviate ai responsabili degli organismi scolastici di Veronae del Veneto esprimeva una personale forma di dissenso istituzionale.
Attraverso le missive inviate ai responsabili degli organismi scolastici di Veronae del Veneto esprimeva una personale forma di dissenso istituzionale.
È con queste motivazioni che il giudice Laura Donati ha assolto dalle accuse di ingiuria, diffamazione e violazione della privacy Beniamino Sandrini, 55 anni, di Sommacampagna, all’epoca dei fatti presidente del consiglio d’istituto del liceo artistico “Nani” di Verona. Genitore di una studentessa, Sandrini, difeso dall’avvocato Massimo Ruffo, era stato denunciato dal professor Paolo Bergamaschi, docente di anatomia artistica nello stesso istituto.
Nel mirino della magistratura erano finite una serie di lettere, indirizzate al dirigente scolastico del “Nani”, al responsabile del Centro Servizi Amministrativi di Verona e alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, con cui Sandrini accusava il professor Bergamaschi, di interpretare a modo suo e non per il bene della scuola e degli studenti il piano di offerta formativa del liceo.
Gli aveva rivolto anche critiche feroci quando l’aveva accusato di essersi sostituito al preside e di aver plagiato e condizionato gli altri insegnanti. Nel febbraio 2005 Sandrini era arrivato addirittura a sollecitare una visita ispettiva allo scopo diverificare se il professor Bergamaschi avesse ancora diritto alla cattedra. Da anni anatomia artistica non faceva più parte delle materie d’insegnamento al “Nani”. Il docente aveva rischiato il trasferimento ma era ricorso al giudice del lavoro che nel 2000 gli aveva dato ragione. Aveva potuto così conservare la cattedra.
Nel mirino della magistratura erano finite una serie di lettere, indirizzate al dirigente scolastico del “Nani”, al responsabile del Centro Servizi Amministrativi di Verona e alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, con cui Sandrini accusava il professor Bergamaschi, di interpretare a modo suo e non per il bene della scuola e degli studenti il piano di offerta formativa del liceo.
Gli aveva rivolto anche critiche feroci quando l’aveva accusato di essersi sostituito al preside e di aver plagiato e condizionato gli altri insegnanti. Nel febbraio 2005 Sandrini era arrivato addirittura a sollecitare una visita ispettiva allo scopo diverificare se il professor Bergamaschi avesse ancora diritto alla cattedra. Da anni anatomia artistica non faceva più parte delle materie d’insegnamento al “Nani”. Il docente aveva rischiato il trasferimento ma era ricorso al giudice del lavoro che nel 2000 gli aveva dato ragione. Aveva potuto così conservare la cattedra.
Sandrini aveva ripercorso l’iter giudiziario del docente in una lettera inviata alle istituzioni scolastiche. Ed aveva rimediato una denuncia pure per violazione della privacy.
Dopo la lettura del dispositivo il battagliero ex presidente del consiglio d’istituto appariva incredulo. Non riusciva a credere di essere stato assolto dalla lunga sfilza di accuse. In realtà le censure e le critiche indirizzate al responsabile del piano di offerta formativa del Nani ” erano giustificate dal ruolo istituzionale che ricopriva.
Sandrini si era preso a cuore il bene della scuola frequentata da sua figlia. E non era incorso neppure nella violazione della privacy. Dalla pubblicazione dell’elenco dei ricorsi al giudice del lavoro il professor Bergamaschi non avrebbe subìto alcun danno d’immagine.
Dopo la lettura del dispositivo il battagliero ex presidente del consiglio d’istituto appariva incredulo. Non riusciva a credere di essere stato assolto dalla lunga sfilza di accuse. In realtà le censure e le critiche indirizzate al responsabile del piano di offerta formativa del Nani ” erano giustificate dal ruolo istituzionale che ricopriva.
Sandrini si era preso a cuore il bene della scuola frequentata da sua figlia. E non era incorso neppure nella violazione della privacy. Dalla pubblicazione dell’elenco dei ricorsi al giudice del lavoro il professor Bergamaschi non avrebbe subìto alcun danno d’immagine.
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L'articolo poi di DNews, si conclude con un esplicito richiamo ai comportamenti del Prof. Bergamaschi, evidenziati con un breve trafiletto che pure questo ricopio:
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Accusato di aver ostacolato il rinnovamento.
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Dal 1999 al 2004 il professor Paolo Bergamaschi, 56 anni, veronese, aveva il compito di redigere e modificare, in base alle mutate esigenze della scuola, il piano di offerta formativa del liceo artistico “Nani”. Sandrini l’ha accusato di averlo stravolto ostacolando il processo di rinnovamento della scuola.
Dal 1999 al 2004 il professor Paolo Bergamaschi, 56 anni, veronese, aveva il compito di redigere e modificare, in base alle mutate esigenze della scuola, il piano di offerta formativa del liceo artistico “Nani”. Sandrini l’ha accusato di averlo stravolto ostacolando il processo di rinnovamento della scuola.
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Come ho sopra scritto, ieri non ho rilasciato interviste e oggi non commento l'articolo... perchè aspetto di vedere pubblicata la sentenza del Giudice.
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In conclusione, delle precisazione e delle puntualizzazioni, devono però essere scritte.
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Il nome esatto della scuola è questa: Istituto Statale di Istruzione Artistica "Napoleone Nani".
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Questo Istituto: l'I.S.I.A. "N. Nani" è sorto nel 2000, quando l'Istituto d'Arte ha accorpato il Liceo Artistico.
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Il Prof. Bergamaschi è solo un Docente del Liceo Artistico e... non ha mai insegnato all'Istituto d'Arte, in quanto, in questa Scuola, non avrebbe i titoli per insegnare.
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Ed io sono stato il Presidente del Consiglio d'Istituto dell'I.S.I.A. "N.Nani" nuovo istituto che ha accorpato le due Scuole.
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Sono un ex allievo dell'Istituto d'Arte del quale (anche se solo per sei mesi, nel lontano 1972) ne sono stato anche un Docente, ma poi non ho continuato l'insegnamento, per iscrivermi alla Facoltà di Architettura di Firenze.
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