Scusate se sono ripetitivo... ma devo ricordarvi che l'Aeroporto Catullo si è ampliato senza che i progetti e/o i potenziamenti e gli aumenti dei voli, siamo mai stati sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale.
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Nonostante questo, ora i nostri "aeroportuali"... vogliono ampliarsi ancora di più (vedi foto sotto) come scritto in un Comunicato Stampa dell'Aeroporto e ripreso dai giornali e dai telegiornali veronesi e... a titolo di esempio... qui sotto, ricopio un articolo dell'Arena di oggi.
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AEROPORTO.
Lo scalo diventa interamente civile, possibile espansione sulle aree ex militari. L’ottimismo di Bortolazzi «Il Catullo ora può crescere».
Lo scalo diventa interamente civile, possibile espansione sulle aree ex militari. L’ottimismo di Bortolazzi «Il Catullo ora può crescere».
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Lo scalo aeroportuale di Verona-Villafranca è divenuto da ieri interamente civile. (non è vero, solo in parte) La novità, attesa da tempo, è contenuta nel decreto legge firmato giovedì dai ministri della Difesa, dei Trasporti e dell’Economia grazie al quale tutta l’area dello scalo assumerà lo stato giuridico di aeroporto civile. (non è vero, solo in parte). Il passaggio delle aree demaniali militari al Catullo avverrà da subito e rappresenta un passaggio essenziale lo sviluppo dell’aeroporto. (non credo sia cosi semplice, aspettiamo di leggere il decreto) «È un grande risultato» commenta il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti. «Il futuro ampliamento dello scalo potrà dare l’avvio a un potenziamento strategico sia per il territorio veronese che per quello veneto a livello nazionale e internazionale». Con tempi e modalità da definire, (appunto, da definire... e non è subito...) il decreto sancisce che i servizi di assistenza per la navigazione aerea, garantiti fino a oggi dall’Aeronautica militare, passino all’Enav, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo che già controlla il traffico aereo in 39 aeroporti italiani. Il decreto sancisce poi il passaggio al demanio aeronautico civile di alcune aeree non più funzionali all’attività militare. (appunto, in parte... non tutto... come scritto nella prima parte dell'articolo) Nell’immediato, il trasferimento riguarda le aree già in uso al Catullo come la pista, la via di rullaggio e alcuni terreni vicini alla torre di controllo. (vedi perimetro violetto nella foto) A queste aree si aggiungeranno quelle della «Margherita nord» (così chiamata per l’immagine che dell’area si ha dall'alto) e aree limitrofe collocate di fronte all’attuale piazzale aeromobili oltre pista, verso Caselle. (dentro Caselle) La possibile espansione del Catullo potrebbe riguardare proprio i circa 60 ettari di terreno della «Margherita nord», per garantire nuovo respiro all’operatività dello scalo. Per i piani di sviluppo dei prossimi cinque anni la Catullo Spa ha già fatto una previsione di spesa di circa 150 milioni di euro. «Ora potremo attuare una progettualità di lungo periodo, definendo i piani di sviluppo e di investimento per i prossimi quarant’anni», ha detto il presidente del Catullo Fabio Bortolazzi. «Il cambio di status consente infatti di sbloccare la registrazione della nostra concessione alla Corte dei conti e di progettare con serenità il futuro dello scalo». Il via libera ministeriale arriva in un momento non facile per il trasporto aereo per effetto del caro greggio e della crisi dei consumi, anche se il Catullo è comunque riuscito a mettere il segno più rispetto ai dati dello scorso anno. Da gennaio a luglio il passeggeri transitati hanno raggiunto quota 2 milioni e 50 mila unità (+2,8% rispetto al 2007). Di questi oltre 418 mila sono transitati nel solo mese di luglio cha ha chiuso però in calo (-8,8%) rispetto allo stesso mese del 2007. Un dato negativo dovuto principalmente alla diminuzione del traffico charter (-16,5%). «Da tempo», prosegue Bortolazzi «attendevamo il passaggio di status per cui si erano prodigati consiglieri e politici della nostra area ai quali va la nostra gratitudine. Un ringraziamento particolare al sottosegretario Alberto Giorgetti per aver chiuso la questione in tempi brevi». (che spero ora cominci ad occuparsi della qualità di vita della popolazione di Caselle).
Lo scalo aeroportuale di Verona-Villafranca è divenuto da ieri interamente civile. (non è vero, solo in parte) La novità, attesa da tempo, è contenuta nel decreto legge firmato giovedì dai ministri della Difesa, dei Trasporti e dell’Economia grazie al quale tutta l’area dello scalo assumerà lo stato giuridico di aeroporto civile. (non è vero, solo in parte). Il passaggio delle aree demaniali militari al Catullo avverrà da subito e rappresenta un passaggio essenziale lo sviluppo dell’aeroporto. (non credo sia cosi semplice, aspettiamo di leggere il decreto) «È un grande risultato» commenta il sottosegretario all’Economia Alberto Giorgetti. «Il futuro ampliamento dello scalo potrà dare l’avvio a un potenziamento strategico sia per il territorio veronese che per quello veneto a livello nazionale e internazionale». Con tempi e modalità da definire, (appunto, da definire... e non è subito...) il decreto sancisce che i servizi di assistenza per la navigazione aerea, garantiti fino a oggi dall’Aeronautica militare, passino all’Enav, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo che già controlla il traffico aereo in 39 aeroporti italiani. Il decreto sancisce poi il passaggio al demanio aeronautico civile di alcune aeree non più funzionali all’attività militare. (appunto, in parte... non tutto... come scritto nella prima parte dell'articolo) Nell’immediato, il trasferimento riguarda le aree già in uso al Catullo come la pista, la via di rullaggio e alcuni terreni vicini alla torre di controllo. (vedi perimetro violetto nella foto) A queste aree si aggiungeranno quelle della «Margherita nord» (così chiamata per l’immagine che dell’area si ha dall'alto) e aree limitrofe collocate di fronte all’attuale piazzale aeromobili oltre pista, verso Caselle. (dentro Caselle) La possibile espansione del Catullo potrebbe riguardare proprio i circa 60 ettari di terreno della «Margherita nord», per garantire nuovo respiro all’operatività dello scalo. Per i piani di sviluppo dei prossimi cinque anni la Catullo Spa ha già fatto una previsione di spesa di circa 150 milioni di euro. «Ora potremo attuare una progettualità di lungo periodo, definendo i piani di sviluppo e di investimento per i prossimi quarant’anni», ha detto il presidente del Catullo Fabio Bortolazzi. «Il cambio di status consente infatti di sbloccare la registrazione della nostra concessione alla Corte dei conti e di progettare con serenità il futuro dello scalo». Il via libera ministeriale arriva in un momento non facile per il trasporto aereo per effetto del caro greggio e della crisi dei consumi, anche se il Catullo è comunque riuscito a mettere il segno più rispetto ai dati dello scorso anno. Da gennaio a luglio il passeggeri transitati hanno raggiunto quota 2 milioni e 50 mila unità (+2,8% rispetto al 2007). Di questi oltre 418 mila sono transitati nel solo mese di luglio cha ha chiuso però in calo (-8,8%) rispetto allo stesso mese del 2007. Un dato negativo dovuto principalmente alla diminuzione del traffico charter (-16,5%). «Da tempo», prosegue Bortolazzi «attendevamo il passaggio di status per cui si erano prodigati consiglieri e politici della nostra area ai quali va la nostra gratitudine. Un ringraziamento particolare al sottosegretario Alberto Giorgetti per aver chiuso la questione in tempi brevi». (che spero ora cominci ad occuparsi della qualità di vita della popolazione di Caselle).
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ma è l'unica di cui sono in possesso
e sarebbe l'unica esistente presso
il Comune a Sommacampagna.
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Che dire... ma il Sottosegretario: Alberto Giorgetti... sarà a conoscenza che l'Aeroporto Catullo... è senza la Valutazione di Impatto Ambientale?
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In ogni caso, all'inizio di questo messaggio, ho riportato la Lettera della Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale che ho ricevuto, che per conoscenza ho ricevuto pure io, che avevo scritto nel messaggio: Ho scritto al Sindaco Tosi .
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Una cosa è certa, al Ministero dell'Ambiente, il Comune di Sommacampagna è sconosciuto... nemmeno gli hanno scritto per conoscenza... (al sottoscritto si) e quindi il nostro Assessore all'Ambiente (se c'è), forse per questo, non è a conoscenza che l'Aeroporto è senza la V.I.A.
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Se fossi stato Assessore all'Ambiente del Comune di Sommacampagna...
io mi sarei incazzato... di questo irriguardoso comportamento...
Ma se non gli scrivono come può saperlo?
Non ne ha colpa... dai.
Povero piccolo Assessorino...
a Lui piace giocare con la ghiaia... e le immondizie...
e i buchi... da riempire di rifiuti
e non si occupa di aeroplanini.
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