Un preoccupante articolo pubblicato su Aero Habitat, a titolo: Il cerchio tossico, merita di essere trascritto integralmente.
.
Se vivete entro 6 miglia (11 km) da un aeroporto siete ad elevate rischio di contrarre di mortalità prematura per fattori ambientali indotti dal cancro. La responsabilità maggiore è riconducibile alle emissioni gassose generate dallo scarico dei reattori degli aerei, quello dei veicoli terrestri e delle attività al suolo di manutenzione degli aeromobili.
Jack Saporito, presidente dell’associazione USA Citizens Aviation Watch Association (CAW), un raggruppamento di municipi, ambientalisti, gruppi radicali, coordinati con 27 altri organismi mondiali, sottolinea le evidenze emerse in un’indagine condotta nell’intorno aeroportuale.
I risultati riportano i collegamenti tra le emissioni in atmosfera, la pollution in genere, ed il cancro, l’asma, danni al fegato, malanni polmonari, linfomi, depressione, leucemia mieloide e tumori. Secondo i dati forniti da CAW l’impatto complessivo dell’inquinamento aeroportuale può riprodursi sulla popolazione “residente ed in attività ad una distanza di 30 miglia dall’infrastruttura dello scalo”.
Al momento ben il 70% della popolazione statunitense vive e soggiorna ad una distanza di 20 miglia dai maggiori aeroporti. I cittadini critici sono frustati dalla mancanza di informazioni ufficiali “abbiano le sorgenti inquinanti, le emissioni e gli scarichi atmosferici in gran quantità, abbiamo le persone affette dai malanni ed anche i decessi”, sostiene Saporito. Quello che non abbiamo è uno studio epidemiologico al quale collegarlo”.
Una gran rilevanza di indagini ha reso trasparente il ruolo degli inquinanti primari e secondari, i processi chimici che gradualmente generano le malattie e portano al decesso i residenti più prossimi.
Uno studio del Washington Health Department Census ha comparato le malattie ed i livelli di mortalità dell’arco 1991 – 95 dei residenti del circondario dell’aeroporto Seattle Tacoma (SEA – TAC) con quelli della città di Seattle ed i risultati sono inquietanti:
- Mortalità infantile + 50% nell’intorno aeroportuale
- Malanni cardiaci + 57% “
- Decessi per cancro + 36% “
- Cancro al fegato + 31% “
- Decessi per tutte le cause + 48% “
- Vita media nell’intorno 70.4 anni rispetto alla media di 76 anni dei residenti nell’intera città di Seattle.
Il testo soprastante è la traduzione letterale di una parte del documento “Exposing Airports’ Poison Circles – Earth Island Journal, Winter 2000 – 2001 Vol. 15, N° 4. Nell’agosto 2000 uno studio condotto nell’area di Chicago, nei pressi dello scalo O’Hare International Airport ha identificato 219 sostanze “volatile compound”, 78 delle quali con valori in crescita e ha stimato come il rischio cancro per le popolazioni residenti nell’intorno dello scalo è 5 volte superiore a quello registrato mediamente nella zona.
Jack Saporito, presidente dell’associazione USA Citizens Aviation Watch Association (CAW), un raggruppamento di municipi, ambientalisti, gruppi radicali, coordinati con 27 altri organismi mondiali, sottolinea le evidenze emerse in un’indagine condotta nell’intorno aeroportuale.
I risultati riportano i collegamenti tra le emissioni in atmosfera, la pollution in genere, ed il cancro, l’asma, danni al fegato, malanni polmonari, linfomi, depressione, leucemia mieloide e tumori. Secondo i dati forniti da CAW l’impatto complessivo dell’inquinamento aeroportuale può riprodursi sulla popolazione “residente ed in attività ad una distanza di 30 miglia dall’infrastruttura dello scalo”.
Al momento ben il 70% della popolazione statunitense vive e soggiorna ad una distanza di 20 miglia dai maggiori aeroporti. I cittadini critici sono frustati dalla mancanza di informazioni ufficiali “abbiano le sorgenti inquinanti, le emissioni e gli scarichi atmosferici in gran quantità, abbiamo le persone affette dai malanni ed anche i decessi”, sostiene Saporito. Quello che non abbiamo è uno studio epidemiologico al quale collegarlo”.
Una gran rilevanza di indagini ha reso trasparente il ruolo degli inquinanti primari e secondari, i processi chimici che gradualmente generano le malattie e portano al decesso i residenti più prossimi.
Uno studio del Washington Health Department Census ha comparato le malattie ed i livelli di mortalità dell’arco 1991 – 95 dei residenti del circondario dell’aeroporto Seattle Tacoma (SEA – TAC) con quelli della città di Seattle ed i risultati sono inquietanti:
- Mortalità infantile + 50% nell’intorno aeroportuale
- Malanni cardiaci + 57% “
- Decessi per cancro + 36% “
- Cancro al fegato + 31% “
- Decessi per tutte le cause + 48% “
- Vita media nell’intorno 70.4 anni rispetto alla media di 76 anni dei residenti nell’intera città di Seattle.
Il testo soprastante è la traduzione letterale di una parte del documento “Exposing Airports’ Poison Circles – Earth Island Journal, Winter 2000 – 2001 Vol. 15, N° 4. Nell’agosto 2000 uno studio condotto nell’area di Chicago, nei pressi dello scalo O’Hare International Airport ha identificato 219 sostanze “volatile compound”, 78 delle quali con valori in crescita e ha stimato come il rischio cancro per le popolazioni residenti nell’intorno dello scalo è 5 volte superiore a quello registrato mediamente nella zona.
.
Non credo che questo intervento sia da commentare oltre, se non evidenziare che tutto il territorio del Comune di Sommacampagna... e non solo Caselle, sia tutto ricompreso entro questo "cerchio tossico".
.
Ed entro questo cerchio di 6 miglia dal centro pista dell'Aeroporto Catullo, sono ricompresi anche tanti altri comuni. Dall'Arena di Verona, le miglia sono esttamente 6. Pescantina, è a 6,2 miglia. Bussolengo, è a 5,8. Sona: 3,8 miglia. Castelnuovo: 6,8 miglia. Valeggio: 8 miglia. Villafranca: 3,8. Mozzecane: 6,9. Vigasio: 6,00. Castel'Azzano 3,6. Buttapietra: 6,6 miglia.
.
Evidenzio poi che Custoza, è a 4,6 miglia. Sommacampagna, e a 2,4 miglia. Caselle, è a 1,4 miglia dal centro pista e a 0,7 miglia da fine pista.
.
Un piccolo cenno merita anche alla posizione della Nord Bitumi che è a 3,7 miglia dal centro pista dell'Aeroporto. In merito alla quale... prima o poi si scoprirà che l'unico inquinamento sarà quello da odore... Mentre, per tutti gli altri inquinanti, scopriranno che derivano dalle attività dell'Aeroporto... Allora si che ci sarebbe da ridere... se si scoprisse che il presunto inquinamento da I.P.A. della Nord Bitumi... sarebbe causa dell'Aeroporto... e/o dalla vicina Autostrada. Allora ci sarebbe da ridere davvero... e quindi anche ringraziare il Comitato Cielo e Terra che ha permesso questa scoperta.
.
Ovviamente, poi, Noi cittadini di Caselle... oltre ad avere l'aeroporto in casa... dobbiamo ricordare che abbiamo due Autostrade, un incrocio Autostradale e la Tangenziale Ovest di Verona... che anche "di loro e di suo" ... contribuiscono al nostro inquinamento.
.
In merito agli aspetti sanitari, avevo anche scritto una serie di altri messaggi, tra cui questi:
.
.
.
.
.
.
Nessun commento:
Posta un commento